LA BENEDIZIONE DOMENICA 16 AGOSTO 2009 PRESENTE IL DIRETTORE DEL GIRO
ZOMEGNAN
VALFURVA -Ciclisticamente il Passo Gavia non avrà, forse, la storia e la tradizione di altri passi
alpini come lo Stelvio o il Mortirolo, ma negli ultimi anni è toccato al lui l’onore e l’onere di
essere la Cima Coppi del Giro Ciclistico d’Italia assumendo una importanza sempre crescente,
non soltanto dal punto di vista sportivo. Sul valico che collega la provincia di Sondrio a quella
di Brescia, domenica 16 agosto 2009, è stata inaugurata la “Madonna delle vette, protettrice
dei ciclisti”.
Guglielmo Bertarelli -conosciuto da molti come “El Duca” -sta lasciando un segno indelebile
con le sue opere di legno e ferro sulle montagne del Parco Nazionale dello Stelvio. Una di
queste, una costruzione di 6 metri che domina il passo del Gavia, è stata inaugurata questa
mattina ed affidata alla cura degli Alpini della Valfurva.
E’ la “Madonna delle vette, protettrice dei ciclisti”, realizzata da un artista ben noto ai
frequentatori dei paesi dell’Alta Valtellina e della Valcamonica e non solo a loro. Un’idea che si
è concretizzata nello spazio di un anno ed ha lasciato un segno indelebile nello skyline delle
cime che fanno da corona al Passo del Gavia. Un segno della pietà e della fede popolare che si
va ad affiancare alle tante croci poste in vetta alle nostre montagne. “E’ un segno importante ha
osservato don Giuseppe Negri, parroco di Bormio, che ha officiato la cerimonia religiosa che
testimonia dei valori e dei sentimenti che vogliamo testimoniare al mondo”.
L’idea, come hanno spiegato il sindaco di Valfurva, Gianfranco Saruggia (presidente del
comitato lombardo del Parco), e Ferruccio Tomasi (confermato presidente del Consorzio del
Parco), si è concretizzata in tempi davvero rapidi grazie alla disponibilità dell’artista che ha
realizzato la statua in legno di castagno sostenuta e contornata da elementi in ferro. Ma anche
grazie al sostegno dei ciclisti dell’Alta Valtellina e delle penne nere della Valfurva che hanno
“adottato” la grande statua della Vergine. Sul pianoro che domina il passo del Gavia (2.651
metri) non c’è solo la grande statua; El Duca ha realizzato anche un altare (una bici stilizzata e
i segni del cristiano) ed un piccolo campanile. Altri segni della fede popolare che gli Alpini della
Valfurva si sono impegnati a custodire e conservare.
Ma anche per i ciclisti c’è un impegno non indifferente: quello a cui ha richiamato il direttore
del Giro d’Italia Angelo Zomegnan ad una partecipazione e ad un agone sportivo senza la piaga
del doping. “Il prossimo anno -ha detto Zomegnan -sarà il 50° anniversario del primo
passaggio della corsa rosa sul Gavia… Non ho detto nulla, ma ho detto tutto” lasciando
intendere ai numerosi ciclisti presenti che il prossimo anno il Gavia potrebbe tornare ad essere
la Cima Coppi del Giro d’Italia.
Al passo Gavia, per la cerimonia, sono intervenuti oltre al sindaco di Valfurva ed al presidente
del Parco, al citato Zomegnan con don Giuseppe Negri, anche il presidente della Comunità
Montana Alta Valtellina Luca Pozzi, il rappresentante dell’Unione dei Comuni della Valle
Camonica Eliseo Orsatti, il vicepresidente nazionale dell’ANA Giorgio Lavizzari, l’alpinista Marco
Confortola, il corpo musicale della Valfurva.
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